I dati dell’attività della struttura diocesana pontina, l’invito a sostenere i servizi con la firma per il 5xmille
DI REMIGIO RUSSO (28/05/2023)
Un anno denso di servizi, a favore di tante persone bisognose di aiuto. È l’impegno del Consultorio diocesano famigliare “Crescere Insieme” di Latina, presso la Curia vescovile. I “numeri” sono testimoniati dall’ultimo bilancio sociale del 2022 (relativo ai dati del 2021), e dimostrano che ancora non è passata l’onda lunga degli effetti sociali negativi indotti dalla pandemia di coronavirus, come ha spiegato il presidente della struttura Vincenzo Serra.
Sono state 165 le persone che hanno usufruito dei servizi che il Consultorio offre gratuitamente agli utenti che ad esso si rivolgono. Queste persone, con i loro bisogni, sono accolte nei vari settori da 32 volontari, di cui dodici sono anche nel Consiglio di Amministrazione, cinque svolgono anche attività di consulenza all’utenza. Invece, gli operatori sono 23: 7 terapeute; 1 consulente familiare; 3 supervisori; 11 mediatori; 2 avvocati (anche nei mediatori); 1 assistente sociale; 1 insegnante del Metodo Billing; 1 consulente etico. Si intravedono così le aree di intervento del Consultorio.
Quella psicologica è quello più impegnata, dalla psicoterapia tradizionale con percorsi individuali, alla consulenza genitoriale e di coppia, offerto sin dall’apertura del Consultorio nel 2004 e basato su venti incontri. A questo negli ultimi due anni, causa la pandemia, è offerto anche uno specifico percorso per l’elaborazione del lutto basato su diversi momenti. «Iniziamo con una prima accoglienza telefonica a cui segue un primo colloquio di valutazione. In seguito, il percorso di consulenza si articola in dieci incontri di psicoeducazione alla luce dei recenti modelli di elaborazione del lutto, per guidare la persona verso la costruzione del legame che continua oltre l’esperienza della perdita», spiegano gli specialisti del consultorio. «È importante ricordare che gli incontri di psicoterapia sono gratuiti, così come anche per gli altri ambiti, e chi ne ha le possibilità è invitato a lasciare un offerta», ha spiegato Vincenzo Serra. Particolare, con una sua intrinseca riservatezza, è il servizio di Donna in Rete, che offre sostegno psicologico alle donne vittime di violenza, accompagnandole anche alla consapevolezza di presentare una denuncia all’Autorità giudiziaria.
Sempre più di particolare rilievo è l’area legale del Consultorio, composta dai due servizi dello sportello di mediazione penale, uno rivolto ai minorenni, l’altro ai maggiorenni anche per la messa alla prova, secondo le nuove indicazioni della procedura penale.
L’ufficio di mediazione ha runa sua proiezione esterna di carattere educativo, poiché realizza percorsi in alcune scuole medie, a Cisterna di Latina e ad Aprilia insieme al consultorio diocesano di Albano. «I costi sono alti, per questo facciamo appello ai contribuenti chiedendo il 5xmille», ha continuato a spiegare Serra. In pratica, si tratta della firma sulla dichiarazione dei redditi con cui donare il 5xmille delle proprie tasse (l’Irpef), che in ogni caso non sono aumentate e dovranno comunque essere pagate, ad enti e terzo settore, come l’Associazione per la famiglia onlus, che gestisce il Consultorio familiare diocesano “Crescere Insieme”.
Sarà importante indicare il codice fiscale dell’associazione nell’apposito riquadro del modello 730 o Redditi Persone Fisiche: 91078240594, e apporre la firma.
Su tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi (Redditi Persone Fisiche, 730, CU ecc.) c’è un riquadro per la destinazione del 5xmille con varie aree di destinazione. Sarà da scegliere «Sostegno degli enti del Terzo Settore, cooperative sociali e Onlus iscritte all’anagrafe». Anche chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi può comunque richiedere la scheda al datore di lavoro o dell’ente erogatore della pensione e consegnarla (compilata e in busta chiusa) a un ufficio postale, a uno sportello bancario, che le ricevono gratuitamente, o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (Caf, commercialisti, etc.). Sulla busta occorre scrivere «Destinazione cinque per mille Irpef» e indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente. Per aiutare i bisognosi.